Annotation
Azucena:
Condotta ell'era in ceppi
al suo destin tremendo;
col figlio sulle braccia,
io la seguia piangendo:
infino ad essa un varco tentai,
ma invano; aprirmi
invan tentò la misera
fermarsi e benedirmi!
Che, fra bestemmie oscene,
pungendola coi ferri,
al rogo la cacciavano
gli scellerati sgherri! -
Allor, con tronco accento,
mi vendica! sclamò.
Quel detto un eco eterno
in questo cor lasciò.
Manrico:
La vendicasti?
Azucena:
Il figlio giunsi a rapir del Conte;
lo trascinai qui meco -
le fiamme ardean già pronte.
Manrico:
Le fiamme? Oh ciel! Tu forse...?
Azucena:
Ei distruggeasi in pianto,
io mi sentiva il cor dilaniato, infranto!
Quand'ecco agl'egri spirti,
come in un sogno, apparve
la vision ferale di spaventose larve!
Gli sgherri! ed il supplizio!
La madre smorta in volto,
scalza, discinta!
Il grido! il grido!
Il noto grido ascolto!
"Mi vendica!"
La mano convulsa stendo...
stringo la vittima,
nel foco la traggo, la sospingo!
Cessa il fatal delirio,
l'orrida scena fugge,
la fiamma sol divampa,
e la sua preda strugge!
Pur volgo intorno il guardo
e innanzi a me vegg'io
dell'empio Conte il figlio!
Manrico:
Ah! che dici?
Azucena:
Il figlio mio, mio figlio avea bruciato!
Manrico:
Ah! Qual orror!
Azucena:
Ah! Mio figlio! Mio figlio!
Il figlio mio avea bruciato!
Manrico:
Quale orror! Ah! quale orror!
Azucena:
Sul capo mio le chiome
sento drizzarsi ancor!
Relationships
composer: | Giuseppe Verdi (Italian opera composer) |
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librettist: | Salvadore Cammarano (Italian librettist) |
part of: | Il trovatore: Atto II. La gitana (number) (order: 5) |
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